NELLA TESTA DI ANONIMO         settembre'19
Alcuni scrittori esordienti partecipano a un seminario tenuto da uno scrittore famoso. Avranno modo di parlare con lui dei loro romanzi, di chiedere consigli, di capire come fa una storia a decollare.
Lesimio scrittore inizia a parlare: non può prescindere da alcuni cenni autobiografici. Ovvio. Tutto è molto interessante, ma&.perchè non la smette più? Ha iniziato a raccontare di se stesso da quando era alle elementari!
Il tempo passa. Gli scrittori esordienti rimangono in attesa, ma cominciano a essere nervosi e ancor più si agitano nella loro testa i personaggi delle storie già scritte o solo immaginate. Scalpitano, sono impazienti, vogliono venir fuori e raccontarsi.
E accade: uno ad uno, attraverso un impercettibile passaparola, essi lasciano le menti che hanno abitato per tanto tempo e, non visti, vagano sospesi affollando la stanza come fantasmi.
Fantasmi in carne e ossa, nel mondo dellimmaginario.

Margarita e Allegra si ritrovano insieme in quello spazio dilatato. Sono rispettivamente barista e medico legale in un romanzo poliziesco scritto da un perfetto sconosciuto, tale Anonimo Persempre.
Margarita e Allegra scorgono una giovane donna, seduta in aria, le gambe accavallate e la scollatura in evidenza.
Eccola là, la mangiauomini! Allegra dà di gomito allamica.
Sì, lho vista anchio.
Guarda! Cè anche tuo marito&e sta andando verso di lei!
Per me può andare dove vuole, tanto lho sbattuto fuori di casa!
Ha avuto un bel coraggio però, a dirti chiaro e tondo che si era innamorato di quella!
E io ho avuto un bel coraggio a dirgli adesso te ne vai.-
Certamente, ma sai come la penso: secondo me tu dovevi farli fuori, tutti e due.
E credi che non lo avrei fatto? Ero prontissima! Ma Anonimo non me lo ha permesso!
Lo so. Anche io gli avevo suggerito che tu, donna del sud, gelosissima, dovevi per forza ammazzarli. Li aspettavi nascosta nellandrone del palazzo dove lei abitava e&.pam! pam!, due spari e via.
Anonimo lì per lì sembrava volesse darmi retta, ma poi&.-
Quello lì è tutto suonato! Eravamo daccordo che avrei sparato a lei, almeno, e invece allultimo momento mi mette di mezzo una sorella gemella, e io sparo alla sorella credendo che fosse quella stronza&e così loro due se ne scappano insieme. Che poi, da dove lha tirata fuori sta sorella gemella, vorrei proprio saperlo.
Non cè quasi per niente nella storia, prima che io le spari.
Che bella soluzione! In tutto il romanzo io mi trovo con un solo cadavere, che non è neanche quello giusto, e di colpo divento un personaggio secondario.
Eh&lo sappiamo che lui ha un debole solo per lispettore Torchio. Praticamente fa fare tutto a lui!
Anonimo è talmente testardo! Non dà mai retta a nessuno. Io per esempio provavo un sentimento vero per lispettore, e una nostra relazione poteva diventare il filo conduttore, ma lui no, vuol sempre fare di testa sua. Lispettore Torchio è uno che non sinnamora, dice.
E lo credo che poi non vende neanche una copia! Il lettore lo vuole un po di intrigo amoroso&invece lui lo affoga in indagini complicatissime che non appassionano per niente.
E proprio così. Detto tra noi la trama  non è un granché!
Noiosa!!
Più che un romanzo sembra un trattato sul codice penale.
A essere sincera io mi sono un po stufata di sto Anonimo! Ho provato a lasciarlo, per entrare nella testa di una scrittrice che mi hanno detto è maestra nei colpi di scena. Purtroppo il medico legale lei ce laveva già: sesso maschile, giovane e bello. Una vera sfiga!-
Non so cosa dire. A volte entri nella testa di uno scrittore credendo chissà che, e poi&prendi me: sono finita in carcere per omicidio al secondo capitolo, e ho pure ammazzato la persona sbagliata. Altro che sfiga!
E pensa che Anonimo ha intenzione di dare un seguito a questa storia, un altro romanzo, insomma.
E a me cosa mi tocca? La sedia elettrica?
Il problema è che potrebbe anche scrivere di altri casi polizieschi con lispettore Torchio come protagonista principale. Tipo Montalbano, per capirci. E unidea che gli frulla in testa già da un po.
Montalbano&lui sì che&Accidenti, perché non ci abbiamo pensato prima? Andiamocene da qui, subito!
Tanto con noi o senza di noi, Anonimo la testa vuota ce lha comunque. Svelta, usciamo da questa stanza. Se ci sbrighiamo facciamo in tempo a viaggiare sui pensieri della sera e arrivare prima di notte da lui, il grande. Dobbiamo provarci, a tutti i costi. Dobbiamo entrare nella testa di Camilleri!*


*Questo racconto è stato scritto prima che Camilleri venisse a mancare. Rimane il ricordo di un grande scrittore.